Le inchieste di Corrado Formigli & Alberto Nerazzini - Andrea Palladino fa un viaggio nella rete oscura degli eredi del nazismo nel Nord Italia, tra il Lago Maggiore e Varese, dove si perpetuano riti delle SS. Ospite della puntata Tomaso Montanari
“Lago Nero” è il titolo della terza inchiesta al centro di ‘100 minuti’, il nuovo programma di inchieste di La7 scritto e condotto da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini.
Un viaggio nella rete silenziosa degli eredi del nazismo nel nord Italia, tra il lago Maggiore e Varese.
Un reticolo di circoli dove si compiono ancora oggi i riti delle SS, di locali pronti ad ospitare la commemorazione del compleanno di Adolf Hitler, di sedi di movimenti che si richiamano direttamente al nazional socialismo, con la svastica sul bancone del bar.
“Lago Nero” è il racconto di un filo che parte dagli anni Cinquanta, quando il nord Italia diventa rifugio per ex ufficiali nazisti, con gli eredi pronti ad ospitare il boia delle Fosse Ardeatine o a comporre la colonna sonora per antichi simboli dell'estrema destra. Un filo che Andrea Palladino insegue fino ai giorni nostri.
L'inchiesta parte dalla commemorazione del solstizio d'inverno in una cascina sul Lago di Varese, la notte del 21 dicembre, dove si incontrano e si uniscono gli eredi di Ordine Nuovo con il massimo esponente del nazionalismo russo, Aleksandr Dugin.
E da lì il racconto prosegue. Scava tra eventi, contatti e connessioni. E arriva fino alla festa di Fratelli d'Italia, Atreju, dove i fili della storia si ricongiungono.
Ospite della terza puntata il rettore dell'Università di Siena Tomaso Montanari, per allargare ulteriormente lo sguardo sull’inchiesta del giorno.