Che sia in un maneggio o tra le mura di un laboratorio, ad Alessandra Gennari, ricercatrice AIRC all’Università del Piemonte Orientale, piace competere per raggiungere i suoi obiettivi.
“Amo andare a cavallo e facevo corsa a ostacoli – rivela – ma dovetti smettere per dare l’esame di anatomia. In realtà, ho ripreso a farla con le mie ricerche, perché è un percorso pieno di ostacoli e bisogna provare e riprovare a superarli perseguendo un unico grande obiettivo: migliorare la vita del paziente.” Il suo progetto è dedicato alla neoplasia più frequente in Italia: il tumore al seno. In particolare, l’obiettivo di Alessandra è individuare un trattamento efficace per il “triplo negativo”, una tipologia di tumore al seno che è ancora difficile da curare.
“L’immunoterapia ha rivoluzionato la cura di tanti tipi di tumore, dal melanoma al tumore del polmone al tumore del rene – spiega Alessandra – però nel tumore della mammella triplo negativo questa nuova strategia terapeutica non ha dato dei risultati così brillanti. Grazie ad AIRC lavoro per identificare di biomarcatori che possono essere importanti per determinare la risposta all’immunoterapia nella singola paziente con tumore al seno triplo negativo”. Ogni piccolo ostacolo che la ricerca riesce a superare è un dono immenso per le pazienti: “proporre un nuovo farmaco a una donna che fino a due anni fa avrebbe esaurito le opzioni terapeutiche significa darle speranza”. Fare ricerca significa fare squadra, e Alessandra lo sa bene perché è circondata da un nutrito gruppo di collaboratori che lavorano gomito a gomito con lei e che anche loro in gran parte sono sostenuti da AIRC. Per fare ricerca servono anche strumenti, spesso costosi, ed è essenziale disporre delle risorse necessarie per acquistarli e farli funzionare.
“Donare ad AIRC è fondamentale, perché ci permette di fare tutto questo e soprattutto di poter svolgere le nostre ricerche in piena libertà con l’obiettivo di ottenere risultati che abbiano benefici concreti per i pazienti”.