Artbox - S03E22

La pittura enigmatica e simbolica dei Preraffaelliti in mostra al Museo Civico San Domenico di Forlì. Il percorso racconta un rapporto unico tra un gruppo di giovani artisti inglesi di metà Ottocento e l’arte italiana gotica e rinascimentale. Questa confraternita, nata ufficialmente nel 1848, si ispira non solo alla pittura di Botticelli, Giotto, Cimabue, Piero Della Francesca, ma anche all'Italia come idea, sogno e meta immaginaria. Il nome, Preraffaelliti, esprime il contrasto con il concetto estetico del Bello definito da Raffaello e la sua scuola e con i rigidi canoni formali promossi dalla Royal Academy of Arts di Londra dell’epoca. Tra questi giovani ribelli ci sono Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt, tre talentuosi pittori che, dopo un’iniziale rifiuto, raggiunsero fama internazionale.

 

Nella rubrica “Arte in sé”, l’artista di origini turche Refik Anadol racconta come è nato il suo interesse per l’arte digitale e per l’intelligenza artificiale. La sua pratica artistica, descritta dal termine AI Data Painting and Sculpture, è in grado di sfruttare le potenzialità dei computer e l’elaborazione dei dati per realizzare opere di grande impatto visivo, spesso in movimento e dai tratti quasi psichedelici.

 

Henri de Toulouse-Lautrec, interprete e narratore della Belle Époque parigina, è il protagonista del secondo servizio. Il Palazzo Roverella di Rovigo gli dedica una ricca retrospettiva che coglie soprattutto la sua evoluzione artistica nella Parigi della fine del XIX secolo, raccontando i rapporti con la cultura e gli intellettuali dell'epoca. Ma non solo: il popolo delle notti della ville lumiere che, con le ballerine, i teatri e i cabaret, tra cui lo Chat Noir e il Moulin Rouge, diventò ispiratore delle opere più celebri.
Henri de Toulouse-Lautrec è figlio del suo tempo anche dal punto di vista stilistico: mescola infatti tecniche diverse, dall'impressionismo al simbolismo, alle arti d’avanguardia, a cui aggiunge il suo tratto, fluido, riconoscibile e fortemente espressivo.
Per la rubrica “Vissi d’arte”, la restauratrice Lucia Miazzo spiega il suo lavoro nel recupero di ceramiche, vetri e metalli. Miazzo si è formata all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma e fin da giovanissima, ha avuto l’occasione di intervenire su splendidi capolavori d’arte antica. Vive a Milano dagli anni ‘90, dove collabora con musei, università e soprintendenze.

 

Chiude la puntata “Agenda e news”, con le ultime mostre e le novità del mondo dell'arte.

 

CON GLI INTERVENTI DI
- Gianfranco Brunelli, Direttore della mostra "Preraffaelliti. Rinascimento moderno"
- Elizabeth Prettejohn, curatrice mostra "Preraffaelliti. Rinascimento moderno"
- Peter Trippi, curatore mostra "Preraffaelliti. Rinascimento moderno"
- Refik Anadol, artista
- Francesco Parisi, curatore mostra "Henri De Toulouse-Lautrec"
- Bertrand Du Vignaud De Villefort, pronipote di Henri de Toulouse-Lautrec
- Alessia Vedova, Direttrice della mostra "Henri De Toulouse-Lautrec"
- Lucia Miazzo, restauratrice