Tra la fine del Seicento e la prima metà dell'Ottocento, decine di aristocratici provenienti da tutta Europa e perfino dall'America attraversavano il Bel Paese per compiere un viaggio di formazione: Firenze e Venezia erano tappe obbligatorie, ma alcuni si spingevano fino alla Campania e qualcuno più ardito anche in Sicilia. Le 130 opere scelte per l'esposizione “Grand Tour. Sogno d'Italia da Venezia a Pompei", prestate da musei importanti come il Louvre, l'Ermitage o la National Gallery di Londra, testimoniano l'interesse degli artisti del tempo per il “gran viaggio”. Tra i più celebri ci sono Piranesi, Canaletto, Batoni, Ingres, ma anche le pittrici Vigée Lebrun e Angelica Kauffmann, che ci raccontano come questo fenomeno abbia scandito tempi e gusti di molte generazioni, rendendo l'Italia il centro del mondo.