Igor ricorda il momento in cui è venuto a conoscenza della malattia della figlia: "Solo mia moglie aveva intuito che Luna aveva qualcosa che non andava". Poi aggiunge delle considerazioni sul futuro: "Mia figlia non può avere una vita autonoma, dobbiamo seguirla sempre e lasciarla con qualcuno di cui ci fidiamo, però almeno non ho le stesse preoccupazioni dei genitori delle quindicenni di oggi". Infine una riflessione su come la disabilità venga vissuta dagli estranei: "La disabilità ci mette in difficoltà perché non sappiamo come reagire. I sorrisi che vedo non li giudico ipocriti, ma di imbarazzo".