Gianrico Carofiglio sul linguaggio di Matteo Salvini: "Consente con un certo modo di esprimersi a molti italiani di liberare i loro istinti peggiori. Io non credo che Salvini sia razzista, lui è agnostico, lui è chi rappresenta quel tipo di politica: la politica dei populismi funziona se è capace di creare un nemico che consente di rendere coeso il gruppo di quelli che sono contro questo nemico. Il problema è che il nemico è altrove e si annida nelle pieghe delle complessità, e naturalmente richiede azioni strategiche che non si prestano alla propaganda. Per questo il linguaggio di Salvini è pericoloso: consente lo sdoganamento dei peggiori istinti dei cittadini utilizzandoli come strumento di consenso e coesione".