Dario Franceschini, 57 anni, ferrarese. Sposato con tre figlie, l'ultima ha un anno. Famiglia con padre partigiano e mamma fascista. Democristiano da sempre nella Ferrara rossa. Avvocato, scrittore, appassionato di moto, musicista dilettante di jazz. È stato tutto: popolare, prima prodiano, poi veltroniano, poi lettiano e infine rottamatore con Renzi. Adesso in casa sua sono di moda i beni culturali. Lui “totus politicus” adesso di sé dice: «sono solo un ministro tecnico». Tecnico, forse, ma anche il più importante del governo Renzi.