Classe 1961, umbro, Walter comincia a lavorare con il padre a soli 12 anni, sale sul camion e comincia a guidarlo senza patente. Il padre ha un azienda di trasporti che alla scomparsa ereditano Walter e il fratello. Liti e incomprensioni portano i fratelli a chiudere la ditta. Walter prosegue la professione di camionista aprendo una sua azienda di trasporti che oggi conta 20 mezzi, il fratello invece ha cambiato strada e fa il fornaio. Walter ha iniziato trasportando mobili dal nord al sud Italia, è passato poi al bestiame: (bovini, agnelli e cavalli ma non maiali che ha trasportato una sola volta ma che non ha voluto più trasportare perché’ difficili da far salire a bordo.) Nei primi anni ‘90 ha iniziato a viaggiare verso l’Europa dell’Est dove, tra le altre cose,racconta le sue rocambolesche avventure. Ha trasportato anche tessuti e abbigliamento in Russia e Kazakistan. La sua ditta in quegli anni contava già alcuni dipendenti.
La sua vita è sulla strada e oggi come ieri, continua a fare trasporti personalmente pur avendo molti dipendenti e passa il meno tempo possibile in ufficio. Malgrado la sua passione e professione che lo impegnano costantemente, Walter ha una solida famiglia, si è sposato a soli 21 anni e sua moglie, di cui ha molto rispetto, ha scelto per amore della famiglia e dei loro 3 figli di dedicarsi alla casa.
Walter conosce ogni strada e autostrada che percorre da decenni, nel corso della sua carriera è stato anche coinvolto in alcuni incidenti senza grandi conseguenze. Ha raccontato poi la curiosa storia che gli autisti che guidano sempre e solo il proprio camion personalizzato, lo fanno quasi sempre in ciabatte in quanto la cabina viene vissuta come una seconda casa e non possono certo sporcare la loro casa con scarpe sporche di fango!!!! La sua cabina e’ sempre al top ed e’ personalizzata in maniera del tutto unica e inusuale,con drappi di stoffe pregiate e in pelle come fosse il salotto di casa.
Negli ultimi anni il lavoro è cambiato molto diventando più stressante a causa di difficoltà economiche e di normative sempre più strette sulla professione, attualmente trasporta i “new jersey”, barriere autostradali in cemento armato vibrato. I suoi dipendenti sono una ventina, italiani e stranieri e fra questi, ci tiene a sottolinearlo, c’è anche una donna croata di nome Mirela. E tutti, sono “inarrestabili”.