Le forze dell'ordine italiane, in collaborazione con l'Interpol, hanno condotto un'importante operazione antiterrorismo che ha portato all'arresto di Baris Boyun, presunto capo della mafia turca. L'operazione ha coinvolto varie città europee, italiane e la provincia di Viterbo, e ha portato all'arresto di 17 membri del clan mafioso.
Baris Boyun, un uomo di 40 anni di origini curde, era ricercato per una serie di gravi reati, tra cui omicidio, lesioni personali, minacce, partecipazione a un'associazione a delinquere e traffico d'armi. Dopo mesi di indagini, le autorità sono riuscite a rintracciare e arrestare Boyun in una località europea non specificata. Secondo fonti internazionali come BBC, Reuters e Al Jazeera, l'operazione è una delle più significative degli ultimi anni contro la mafia turca in Europa. Durante i raid, le forze dell'ordine hanno sequestrato armi, droga e documenti falsi. L'Interpol ha dichiarato che continuerà a collaborare con le autorità locali per monitorare e smantellare ulteriormente le reti criminali transnazionali. The Guardian ha riportato che l'arresto di Boyun è stato reso possibile grazie alla cooperazione tra diverse agenzie di sicurezza europee. Le autorità italiane hanno elogiato il successo dell'operazione, sottolineando che questo è solo l'inizio di una serie di azioni mirate a combattere la mafia turca. L'arresto di Baris Boyun rappresenta un duro colpo per la mafia turca e dimostra l'efficacia della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine organizzato. Le autorità continueranno a monitorare la situazione per assicurare che giustizia sia fatta e che la sicurezza pubblica sia garantita.
Antonio Buondonno, l’avvocato italiano di Boyun, è indagato per il reato di ricettazione per questioni inerenti al pagamento dell’onorario. Il GIP di Milano, nell’ordinanza emessa rigettava la richiesta di misura interdittiva avanzata dal PM nei confronti del difensore di Baris Boyun, escludendo il dolo richiesto per il reato di ricettazione
Fonte: Lapresse