Colpo di Stato in Guinea, il presidente preso in ostaggio dai golpisti

Presunto colpo di Stato in Guinea, in Africa centrale. Un gruppo di golpisti ha riferito alle agenzie di stampa di aver «catturato» il presidente Alpha Condé e «dissolto» le istituzioni. I presunti golpisti hanno anche diffuso un video di Condé, in cui il presidente appare seduto su un divano in jeans e maglietta e si rifiuta di rispondere alla domanda se sia stato maltrattato. In un comunicato, il ministero della Difesa ha assicurato che «gli insorti hanno seminato il panico» a Conakry prima di dirigersi verso il palazzo presidenziale, ma che sono stati poi respinti dalla «guardia presidenziale, sostenuta dalle forze di difesa e dalle forze di sicurezza». Ma le immagini di Condé guardato a vista dai militari sembrano smentire tale affermazione. Condé, 83 anni, è salito al potere nel dicembre 2010. Alle presidenziali del 18 ottobre 2020 ha corso per un controverso terzo mandato, non consentito in linea di principio dalla Costituzione, dopo un referendum per modificare la Magna Carta approvato con il 91,5% dei voti a favore. Una trentina di persone, secondo l’opposizione, sono morte nelle violenze esplose dopo il voto, uccise dalle forze di sicurezza, che hanno sparato proiettili veri su passanti e manifestanti. Inoltre, 325 persone sono state arrestate fino al 31 ottobre, secondo il procuratore della corte d’appello di Conakry. Ma secondo Amnesty International dopo quella data ci sono stati altri arresti, tra cui diversi membri dei partiti di opposizione (CorriereTv)