Julian Assange libero, le prime immagini del fondatore di WikiLeaks dopo 1901 giorni di detenzione

Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, è stato rilasciato dal carcere di Belmarsh nel Regno Unito dopo aver trascorso 1901 giorni dietro le sbarre. Tutto ciò è avvenuto grazie a un patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che prevede una pena di 62 mesi già scontati durante la sua detenzione. Assange, accusato di 18 capi di imputazione per la divulgazione di documenti classificati, potrà così tornare in Australia; il patteggiamento, che deve ancora essere ratificato da un giudice federale, è il risultato di una lunga campagna globale a favore di Assange, che ha visto la partecipazione di attivisti per la libertà di stampa e numerosi legislatori. Le prime immagini disponibili lo ritraggono mentre sale su un volo dall'aeroporto di Stansted verso le Isole Marianne Settentrionali, un territorio americano nel Pacifico, dove Assange dovrà comparire in tribunale per finalizzare l'accordo.

 

 

 

Il patteggiamento 

 

 

 

 

Assange ha accettato di dichiararsi colpevole di un'unica accusa di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale: questo accordo, promosso anche da rappresentanti del governo australiano, permetterà ad Assange di evitare l'estradizione negli Stati Uniti, dove avrebbe potuto affrontare una pena massima di 175 anni. Negli ultimi anni, Assange ha vissuto in condizioni di isolamento quasi totale, vedendo la sua famiglia solo attraverso le sbarre. La madre Christine ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto durante questo lungo calvario, sottolineando l'importanza della diplomazia silenziosa che ha portato alla risoluzione del caso. La questione Assange ha suscitato dibattiti accesi sulla libertà di stampa e la trasparenza del governo; molti vedono in questo patteggiamento un passo verso la giustizia, mentre altri continuano a criticare la severità delle accuse mosse contro di lui.