Lo scandalo dei cuccioli di panda nello zoo cinese: ecco cosa è successo

Lo Zoo di Taizhou è recentemente diventato oggetto di vivaci critiche a seguito di una controversa esposizione di cuccioli di panda. Alcuni cani della razza chow chow, noti per il loro lungo pelo, sono stati tinti di nero e bianco per assomigliare a panda, sollevando interrogativi sull'etica della manipolazione animale negli spazi zoologici. Il 1° maggio, i visitatori dello zoo sono stati introdotti a questa nuova attrazione, per la quale era richiesto un supplemento di 20 yuan. Tuttavia, coloro che hanno visitato lo zoo, situato nella provincia di Jiangsu, hanno scoperto che gli animali esposti non erano altro che chow chows modificati esteticamente per somigliare ai panda. Questa rivelazione ha generato un'ondata di delusione e indignazione, dato che molti visitatori si sono sentiti ingannati dalla presentazione degli animali.

 

 

I precedenti episodi 

 

 

La pratica di modificare l'aspetto degli animali per fini espositivi non è nuova nello scenario zoologico cinese. Infatti, secondo quanto riferito da The Global Times, esistono precedenti di zoo che sono stati accusati di simili inganni. Ad esempio, nel 2010, uno zoo di Zhengzhou ha acquistato cani chow chow tinta e un golden retriever modificato per sembrare una tigre, nel tentativo di attrarre visitatori. Nonostante le accuse e le evidenti critiche, sono state negate le accuse riguardo a  forme di pubblicità ingannevole. In una dichiarazione rilasciata a un giornale locale, ha sottolineato che l'offerta era chiaramente descritta come tale e che non vi erano costi aggiuntivi oltre al prezzo del biglietto. Inoltre, un portavoce dello zoo ha difeso l'iniziativa, comparando la tinta usata sui cani a quella che le persone utilizzano per i propri capelli, affermando che tale tinta naturale è sicura per cani con pelo lungo. Questa situazione solleva serie questioni riguardanti le responsabilità etiche degli zoo e la loro gestione degli animali. Le pratiche di allestimento di attrazioni basate su inganni visivi non solo minano la fiducia del pubblico ma pongono anche interrogativi sul benessere degli animali coinvolti. In conclusione, il caso dei "panda cani" dello Zoo di Taizhou è un esempio lampante di come le pressioni economiche e il desiderio di attrarre visitatori possano talvolta portare a decisioni controverse. Questo evento sottolinea l'importanza di adottare pratiche trasparenti e eticamente responsabili nella gestione degli animali negli zoo, assicurando che l'educazione e il benessere animale rimangano al centro delle loro missioni.

Fonte: X/@MerGarza