In un video diffuso sui social e su Telegram alcuni combattenti ceceni del comandante Ramzan Kadyrov celebrano la caduta e “liberazione” di Mariupol, sventolando bandiere con i colori ceceni davanti ad un edifico bombardato e distrutto: «Mariupol è nostra e i suoi abitanti sono liberti per sempre dall'oppressione nazionalista. L'edificio amministrativo, strategicamente importante, dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio vicino è stato sgomberato».