Putin, incendio devastante nella residenza ad Altai. Distrutto anche il bunker nucleare

Un incendio devastante ha colpito la residenza non ufficiale del presidente russo Vladimir Putin situata nella regione dell'Altai, una zona montuosa nel sud-ovest della Siberia. La struttura, che ospitava un bunker nucleare, è stata completamente distrutta dalle fiamme. L'incidente è avvenuto mercoledì e ha attirato l'attenzione internazionale a causa della natura sensibile della proprietà. Secondo le fonti locali, l'incendio è divampato rapidamente, alimentato dai materiali presenti nella struttura. Le autorità russe hanno dichiarato che non ci sono state vittime, ma l'intero complesso è stato seriamente danneggiato. Le cause dell'incendio sono ancora sotto indagine, e non è stato escluso il sabotaggio.

 

 

Uno dei "nascondigli dello zar"

 

 

La residenza in questione, situata vicino a Ongudaysky, è nota per essere uno dei numerosi rifugi segreti di Putin, progettata per offrire protezione in caso di conflitto nucleare. Secondo Valery Solovey, ex capo del Dipartimento di Relazioni Pubbliche dell'Istituto di Stato di Mosca, il bunker sotterraneo è una vera e propria città high-tech, dotata delle più avanzate tecnologie e capace di ospitare il presidente e la sua famiglia in caso di emergenza. Le immagini satellitari e le testimonianze degli esperti hanno rivelato la presenza di numerose prese d'aria e collegamenti elettrici ad alta tensione, sufficienti a sostenere una piccola città. La residenza era stata costruita circa dieci anni fa dalla Gazprom, una società energetica statale, come parte delle precauzioni di sicurezza per Putin e il suo entourage