A Pontida l'invasione dei 'terroni'

In duemila da Napoli a Pontida per rivendicare “l’orgoglio di essere terroni”. Un concertone con torneo di calcio proprio sul pratone dei tanti raduni leghisti di Bossi prima e Salvini adesso . Gli organizzatori hanno deciso di rispondere così alla famosa visita a Napoli del leader leghista, che causarono scontri in tutta la città.

Ed ecco che Pontida, la roccaforte leghista in provincia di Bergamo, per un giorno diventa la città dell'orgoglio meridionale e antirazzista. Mille e cinquecento persone, da Nord a Sud che hanno accolto l'invito del centro sociale napoletano Insurgencia, in risposta alla visita di Salvini nella città partenopea di marzo scorso. Un manifestante che dice che rispondono a Salvini a Napoli. Un leghista ci dice che Salvini era stato almeno invitato, loro no. L'unico motivo di polemica è la serrata totale della città decisa dal sindaco di Pontida. E mentre Salvini punta a una lega nazionalista che raccolga voti da Nord a Sud, c'è chi continua a pensarla ancora in tutt'altro modo.