Alberto Zangrillo (Primario Terapia Intensiva San Raffaele di Milano): "Credo che sia apprezzabile una gradualità d'intervento che consenta al CTS di prendere misure coerenti e proporzionate alla realtà che stiamo attraversando. Quelli che sono più ottimisti, che hanno dimostrato meno enfatizzazione in termine catastrofista sono coloro che hanno un contatto più diretto con la realtà clinica".