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Il libro è una divertente 'controstoria' dell’arte contemporanea, un album di ricordi e aneddoti che va dagli anni sessanta, agli anni ottanta, un’epoca in cui per un giovane e appassionato storico dell’arte non era sufficiente lo studio degli antichi maestri, ma bisognava partecipare attivamente anche alla società mondana fatta di artisti e mecenati, geni e farabutti, attrici, stilisti, Biennali e viaggi