Dopo il referendum del 2015 anche il Canton Ticino ha varato il salario minimo per i suoi concittadini. Ammonta a circa 3.000 euro al mese, vale a dire 19 franchi all’ora. Alcuni partiti (Verdi e socialisti) sono insorti, dicendo che quell’importo è troppo basso. E i cittadini ticinesi sembrano essere d’accordo con loro. La ragione di questo provvedimento non è solo l’alto costo della vita ma la volontà di contrastare il dumping sociale che esercitano i transfrontalieri italiani, disposti ad accettare un lavoro a prezzi molto più bassi. Ci sono addirittura offerte di lavoro pubblicate nei giornali riservate ai “transfrontalieri” proprio per pagarli di meno. (Marion Didier)