Ora che le fiamme sono spente su gran parte delle pendici del Vesuvio i carabinieri forestali possono iniziare il lavoro investigativo. Attraverso il metodo Mef (metodo delle evidenze fisiche) i carabinieri cercano le tracce che ha lasciato il fuoco, studiando le cortecce bruciate, la composizione del terreno...fino al punto dove l’incendio è partito. Noi abbiamo seguito la repertazione in un luogo dove era stata usata benzina per innescare l’incendio. “Arrestiamo 30 incendiari all’anno, dice il comandante, 400 quelli denunciati. e’ strano che sul Vesuvio i roghi siamo partiti in contemporanea”. Gli fa eco l’associazione Salute e Ambiente Vesuvio. Marianna è di Ercolano dove gli incendi sono partiti: “è stato un attacco telecomandato, quando l’attenzione era tutta sul vesuvio hanno iniziato a bruciare tutte le discariche busive”. (Morani)