Un lungo elenco scritto a penna con una pietra sopra, il primo della lista è arrivato all'1 di notte, il secondo alle 2, alle 7 sono 40 in fila, un'ora dopo, quando si apriranno i cancelli, saranno circa 200, sono i migranti che attendono i permessi di soggiorno, attendono al caldo e al freddo il rinnovo dei documenti che consentono loro di restare in Italia. Quasi tutti hanno un contratto di lavoro, provengono da diverse
parti del mondo, raccontano le loro storie. Il procedimento per il rinnovo è complesso, bisogna tornare almeno due volte in Questura, lo descrive un componente della commissione ministeriale per il riconoscimento della protezione internazionale, Emiliano Abramo: i migranti restano nella morsa di lunghe file e burocrazia