Paolo Magri (Direttore Ispi): "La Transnistria non è oppressa, è una regione che vive dentro la Moldavia ma sotto la sfera della Russia. Da anni lì ci sono 1.500 soldati russi come forza di pace per evitare che succedano pasticci. Oggi diventa cruciale perché un alto ufficiale russo ha detto che l'obiettivo minimale è ricongiungersi all'altro pezzo russo che soffre".