Andrea Crisanti (virologo): "Dopo l'estate i casi erano pochi e quindi era possibile gestirli con il sistema di tracciamento che avevamo a disposizione. Con la riapertura delle scuole e di tutte le attività produttive abbiamo offerto al virus grandissime possibilità di contagio col sovraffollamento dei trasporti ed è chiaro che il numero dei casi è esploso".