Le invasioni barbariche

L'intervista a Corrado Augias

La sua ultima stagione televisiva in Rai, il Vaticano e la villa di Arcore

Alcuni estratti dell'intervista barbarica a Corrado Augias

"Una volta ho chiesto a Masi se mi voleva ricevere per dirgli che è mezzo secolo che giro intorno alla Rai, ma non ho mai ricevuto risposta."

"La telefonata di Masi a Santoro? Mi è sembrata goffa..."

"Non ha preso le distanze, ha preso un colpo."

"Basta televisione, vorrei dedicare questa ultima parte della mia vita ad altre cose."

"Quando leggiamo che ci sono dei vecchioni in politica e nelle cattedre, ecco, vale anche per i conduttori televisivi."

"Dopo che Marina Berlusconi ha detto che la dedica di Saviano per la sua laurea ai magistrati è un orrore, ecco, io penso che un orrore sia quello che succede nella villa di Arcore."

"La maledizione della minorenne grava sulla villa di Arcore fin dall'inizio."

"Dalle telefonate intercettate viene fuori un comportamento disdicevole da parte di un uomo pubblico."

"Il potere si è sempre accompagnato all'esercizio abusivo del dominio sugli altri da una parte, e a una seduttività da parte delle vittime."

"Io mi indigno quando a fronte di queste cose non piacevoli, si dice: però abbiamo cancellato dall'Imposta sugli Immobili tutte le tasse se un edificio è sacro."

"Io ho imparato tutte queste risposte a memoria, ora se lei mi interrompe..."

"Uno stato come il Vaticano che si dice ispirato dalla divinità, si comporta in modo diverso dagli altri Stati? No, tutte quelle storie dicono che si comporta come qualunque altro Stato."