Il leader leghista nel quartiere "Il Pilastro", da sempre considerato la periferia difficile di Bologna, che diventa terreno di scontro e propaganda nelle elezioni regionali. Salvini citofona ad una famiglia tunisina sospettata di spacciare
Il Pilastro, da sempre considerato la periferia difficile di Bologna, che diventa terreno di scontro e propaganda nelle elezioni regionali. Fa discutere l’iniziativa presa dal leader della Lega, Matteo Salvini, che nel suo tour elettorale ha deciso di concedersi una “passeggiata” in via Deledda, quartiere San Donato, con un gesto choc: accompagnato dalla signora Anna Rita Biagini, 61enne residente in zona, è andato a citofonare in una palazzina dove la signora sostiene che viva una famiglia di spacciatori, tutti stranieri. “Buonasera, sono Salvini, è vero che qui spacciate?” domanda per due volte l’ex ministro dell’Interno alla voce che risponde dall’altra parte. Una provocazione che riscalda gli animi dei contestatori, alcuni con Sardine al seguito, che avevano accolto Salvini cantando “Bella Ciao”. Ad aspettare il segretario leghista anche un gruppo di simpatizzanti, tra i quali la signora Biagini, che ha fatto da guida in quello che lei considera il degrado e l’inferno di quelle strade: appartamenti dove si spaccia, aiuole dove si nasconde la droga e muretti dove è facile trovare siringhe. “Credo non ci sia nulla di strano in quello che chiede questa signora - commenta Salvini -. Il Pilastro e tante altre periferie chiedono sicurezza, per questo vogliamo vincere in Emilia-Romagna e poi tornare a governare l’Italia”.