Le critiche di Gianluigi Paragone all'Europa: "Ecco quale è la maledizione della UE"
In vista delle elezioni europee, Gianluigi Paragone ha espresso una dura critica nei confronti dell'Unione Europea, sottolineando le sue carenze strutturali e le conseguenze socio-economiche che ne derivano. Secondo Paragone, il principale problema dell'UE è la mancanza di un'identità comune, con un'eccessiva focalizzazione sugli aspetti economici a discapito di quelli sociali e culturali.
Paragone ha evidenziato come questo vuoto identitario abbia creato un disallineamento tra le aspettative dei cittadini europei e la realtà attuale. "Si parla solo di mercato", ha affermato sottolineando come la retorica dominante in Europa sia troppo concentrata su questioni economiche e commerciali, trascurando aspetti fondamentali come il benessere sociale e la qualità della vita.
Un esempio concreto di questo scollamento è rappresentato dall'attrattiva che partiti populisti come Alternative für Deutschland (AfD) esercitano sui giovani. "AfD attira i giovani perché c'è scollamento tra quello che vorremmo e quello che c'è", ha spiegato. Il fenomeno, a suo avviso, è dovuto al fatto che molti giovani si trovano in una condizione di precarietà economica, dove l'occupazione spesso coincide con salari bassi e condizioni lavorative di scarsa qualità rispetto al costo della vita.
Paragone ha inoltre sottolineato che AfD riesce a captare l'attenzione dei giovani proprio perché affronta temi legati alla mancanza di prospettive future. "AfD attira su questi temi i giovani che credono non ci sia un futuro, non trovano uno spiraglio", ha affermato. Questo sentimento di disillusione e mancanza di speranza è un terreno fertile per il consenso verso partiti che si oppongono all'establishment europeo.
Infine, Paragone ha lanciato un monito sulla necessità di affrontare seriamente le questioni sociali. Ignorare questi temi, ha avvertito, potrebbe avere conseguenze esplosive. "Non possiamo escludere le questioni sociali altrimenti questo ci scoppia in faccia", ha concluso, invitando l'Unione Europea a riconsiderare le sue priorità e a lavorare per una maggiore inclusione sociale e un miglioramento delle condizioni di vita per tutti i cittadini.