Migranti, l'accusa di Stefano Bonaccini al governo

Dure parole del presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al governo Meloni sulla gestione dell'emergenza migranti: "Sono sbalordito dal governo, qui qualcuno deve chiedere scusa. Non aveva un piano, c'è un'improvvisazione della gestione. 

I Cpr non serviranno per l'accoglienza dei migranti, ma per destinare i cosiddetti 'pericolosi': io credevo ci fossero le carceri. Ma se i Cpr non servono per gestire l'ondata impetuosa, con l'ondata impetuosa come facciamo? La gestione andrebbe gestita con l'accoglienza diffusa, non con i grandi centri che non hanno mai risolto niente,". Sarà questo il tema che domani il presidente porrà al governo nell'incontro con Piantedosi.

 


"Hanno tagliato i fondi - ha detto Bonaccini ad Omnibus - vanno deserte le gare, i sindaci vengono chiamati poche ore prima dai prefetti che vengono informati poche ore prima dal governo. Ci sono i minori non accompagnati completamente affidati ai Comuni. Inoltre, noi abbiamo avuto l'alluvione a maggio e pensavo ci fosse un numero di arrivi inferiore, l'E-R, vorrei capire qual è l'equa distribuzione e vorrei vedere i numeri. E mi piacerebbe anche sapere qual è l'opinione dei parlamentari della destra in Emilia-Romagna, perché noi ne abbiamo più di tutti gli altri".

 


"Poi - ha aggiunto - c'è il tema europeo: se tu urli per anni 'prima gli italiani', va a finire che ti isoli e il nostro isolamento in Europa sta creando un problema ancora più grave: Infine parlano tanto di autonomia differenziata, poi però decidono tutto a Roma