Caso Signorelli, la rabbia di Bersani: "Si inchinino alla costituzione e andiamo avanti, sennò stiano a casa"

"La vicenda di Signorelli ci racconta che tanta brava gente che vota a destra ancora non capisce che c'è un nucleo neofascista di cui la destra al governo non vuole e non può liberarsi. Oggi parliamo delle parole ributtanti di Signorelli e della mezza copertura che Lollobrigida gli sta dando, ma in questi giorni, con la scusa che è stato il fondatore di Roma calcio, è stato emesso un francobollo celebrativo di Italo Foschi, uno dei peggiori squadristi che abbiamo avuto in Italia; era sodale di Farinacci e definì l'assassino di Matteotti un vero eroe degno di ammirazione. C'è una domanda: ma con tutti i problemi che abbiamo in Italia dobbiamo accettare che l'agenda profonda di questo Paese sia la rivincita storica o no dei post-fascisti? Abbiamo altri problemi: si inchinino alla Costituzione e si liberino di questa gente qui o stiano a casa". Così Pier Luigi Bersani