Berlusconi sembra essersi trasformato nel Cavaliere buono. Disponibile su larghe intese e legge elettorale, pentito per Enzo Biagi.
Secondo Maurizio Belpietro, direttore de Il Giornale, "le uscite dell'ultima settimana sono frutto di un ragionamento che tiene conto di quello che sta succedendo e soprattutto del disfacimento della maggioranza prodiana". Ma il senatore di Forza Italia Lino Jannuzzi pur senza parlare del buonismo di Berlusconi, scrive sul Giornale di Belpietro: "Solo Forza Italia e l'Ulivo hanno la consistenza e la forza politica di imporre insieme e nei rispettivi campi, il varo delle riforme istituzionali ed elettorali che in questi quindici anni un bipolarismo frammentato non è riuscito a fare. (...) Solo dopo potrà ricostituirsi il vero bipolarismo".
Presenti anche Mara Carfagna di Forza Italia e Vittorio Feltri, direttore di Libero, che il 25 aprile, in un articolo a firma di Mario Frignano si legge: "Partito democratico, legge elettorale, Telecom, tesoretto: Cavaliere a tutto campo ... per settimane ha taciuto affidando le esternazioni ai comunicati stampa ... ma i "tre giorni del condor", come a via del Plebiscito definiscono l'ultimo week end trascorso da Berlusconi tra un congresso di partito e l'altro, hanno consegnato una strana euforia al leader di forza Italia. La legittimazione piena da parte dei Ds, la convizione che i congressi "li ho vinti io" lo ha persuaso che una nuova fase della politica si stia aprendo, una fase in cui c'è molto spazio per la sua iniziativa....Se c'è un luogo dove possono nascere e formarsi nuove alleanze quello è il parlamento e Berlusconi buonista ha iniziato a piacere a più di uno di quelli che militano nella coalizione che tiene in piedi l'esecutivo del professore...".
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