La riforma delle banche popolari messa in campo dal governo Renzi prevede la loro equiparazione agli istituti commmerciali, perchè sostanzialmente identiche, favorendone la scalabilità da parte dei grandi gruppi economici. Ma il provvedimento è criticato sulle pagine di Avvenire da chi si oppone alla concentrazione del potere finanziario, a difesa una maggiore democrazia economica