Sei anni di reclusione per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. È questa la condanna stabilita della Procura di Palermo nei confronti di Matteo Salvini per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della ong Open Arms nell’agosto 2019. Per i pubblici ministeri, l’allora ministro dell’Interno ha violato le leggi nazionali e le convenzioni internazionali. Ma cosa prevedono queste norme? L’analisi di Linda Giannattasio con l’intervista a Francesca De Vittor, ricercatrice di diritto internazionale all’Università Cattolica.