Il magistrato e componente del Csm Nino Di Matteo racconta: “Il 18 febbraio ricevuto un plico con parte del verbale di Amara sulla presunta loggia Ungheria. Mi è subito risultato chiaro che l’accusa contro Ardita era falsa, una bufala. I dettagli su di lui, contenuti nel verbale, sono facilmente smentibili”.