Chiara Proietti D'Ambra racconta l’estenuante giornata lavorativa di Massimiliano, driver per Amazon.
A Milano, il 22 marzo hanno scioperato per la prima volta insieme tutti i lavoratori Amazon: magazzinieri, precari, driver assunti da società terze. Tutte persone che hanno continuato a lavorare durante la pandemia. Come Massimiliano: lavoratore part time con uno stipendio da 1200 euro al mese (straordinari inclusi). “Non so fare altro, altrimenti non ero qua”, dice. In ogni turno di lavoro deve consegnare centinaia di colli, impiegando dunque pochissimi minuti a fermata. Alle 10 del mattino, nel suo camion ci sono ancora 249 pacchi. Non si riesce a fermare neanche per andare in bagno, preferisce non fare la pausa per poter terminare tutte le consegne entro la fine del turno. “Non penso di arrivare alla pensione perché muoio prima, tutti questi stop sono allucinanti”, dice.