Da Carlo Verdone a Fiorella Mannoia, da Silvio Orlando a Jovanotti, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Gianna Nannini, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Emma, Pierfrancesco Favino, Ambra Angiolini, Paola Turci, Tosca, Tommaso Paradiso: è lunghissimo l’elenco di chi sta aderendo al grido di dolore lanciato da Stefano Massini nel suo intervento: mai come adesso l’arte, la cultura, la bellezza sono state minimizzate e retrocesse a categorie inutili, la cui ripresa lontana nel tempo non è fra le priorità. Eppure non solo muove centinaia di migliaia di posti di lavoro, ma è parte stessa del nostro DNA di italiani: la ripartenza, qualunque essa sia, non può prescindere dalla musica, dal teatro, dal cinema, dai libri. Da tutto ciò che si traduce in ricordi e quindi in vita.