La Neuromed di Patriciello (FI) vaccina tutti, anche i giornalisti

Il gruppo Neuromed di proprietà dell’europarlamentare Aldo Patriciello ha chiesto alla regione 900 dosi di vaccino per vaccinare i suoi dipendenti e quelli di aziende che lavorano per la sua clinica privata. Tra questi i dipendenti di Tele Venafro international. E intanto gli ultraottantenni non autosufficienti ancora aspettano il siero.

In Italia ancora solo un over-ottanta su tre è stato vaccinato. Così nella provincia di Isernia, dove anziani con patologie come la bronchite cronica ostruttiva sono prenotati da un mese ma non hanno ancora ricevuto nessuna indicazione.
In Molise c’è anche il Neuromed, un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di proprietà dell’europarlamentare Aldo Patriciello. Collegato all’ospedale c’è un polo di ricerca e una serie di società che “a vario titolo” lavorano per la struttura sanitaria. Patriciello è riuscito a far vaccinare tutti, persino i dipendenti della Multimed, una società che ha al suo interno tvi, una televisione privata.
Ma chi avrebbe dovuto controllare in regione la lista inviata da Neuromed? “Non posso mettermi a controllare nome per nome e vedere il lavoro che fanno all’interno delle strutture sanitarie”, ci dice Michele Colitti, uno dei componenti della cabina di regia che si occupa della programmazione vaccinale in Molise.
E la struttura commissariale in una nota ci fa sapere che la vicenda Neuromed “è spiacevole e getta ombre sulla campagna vaccinale”. Nel frattempo, il gruppo Neuromed è diventato Covid free. E il resto del Molise? Aspetta il proprio turno.