L’ex generale israeliano su Gaza: “O la resa o la fame!” - L’intervista di Francesca Mannocchi

Dall’inizio di ottobre 2024 nessun aiuto umanitario entra a Gaza nord e l’esercito israeliano sta conducendo uno degli attacchi più violenti nella striscia dall’inizio della guerra. La strategia adottata sembra ricalcare quello che Giora Eiland, ex generale delle IDF in pensione, ha proposto all’amministrazione israeliana già qualche mese fa: far uscire i civili, isolare e poi affamare la zona nord della striscia. Le due opzioni lasciate a chi resta dentro sono la resa o la morte per fame.  Eppure, secondo le Nazioni Unite ci sono ancora 400mila persone civili all’interno di quella zona e i corridoi per far defluire la popolazione non sono un’opzione percorribile. Per l’ex generale Eiland, tuttavia, il suo piano è la “soluzione più accettabile e umanitaria che l’esercito possa prendere”.  L'intervista di Francesca Mannocchi.