Un viaggio nei comuni della Polonia che si sono dichiarati “liberi dall’ideologia LGBT”. Manifestazioni nelle piazze di tutto il Paese. Attivisti spaventati e coppie che sognano un futuro altrove. Di Giulia Cerino.
“Da queste parti ci sono gruppi nazionalisti molto attivi che mi stanno rendendo la vita difficile” racconta un ragazzo omosessuale che vive a Pulawi, nella Polonia del sud, uno dei comuni che si sono dichiarati liberi dalle “ideologie LGBT”. “Il rischio è quello di diventare un target da colpire perché sono gay”. Durante l’intervista con Giulia Cerino, Dawid si spaventa quando una ronda di attivisti si avvicina e se ne va: “Dobbiamo andare! Hanno anche lo spray al peperoncino. Mi hanno riconosciuto”.
Le piazze dei pride e degli attivisti nazionalisti si confrontano e si scontrano da anni. Il presente è quello di chi ha paura di amarsi liberamente.