«Due voti cinquanta euro, quattro voti cento euro». È da queste parole, pronunciate dalla figlia di un candidato alle comunali di Bari del 2019, che parte il terremoto politico e giudiziario che sta investendo il capoluogo e il Partito democratico in Puglia. Dopo quel processo, le indagini sono andate avanti con due inchieste sul voto di scambio alle comunali 2019 e con l’arresto di alcuni membri del centrosinistra pugliese. Sono saltate le primarie tra il candidato dem e quello sostenuto dai 5stelle in vista delle prossime amministrative. Il movimento di Conte si sfila, mentre il presidente Pd Emiliano di fronte alle accuse di trasformismo rivendica: «Spostiamo voti dagli avversari a noi e per farlo costruiamo progetti, alleanze. Creiamo legami». La ricostruzione di Danilo Lupo.