"Sono pronto a un decreto se Parlamento non rispetta tempi" ha detto il premier in un'intervista al Corriere della Sera. Entro la fine di giugno dovranno concretizzarsi, se non tutte, almeno molte delle misure elencate davanti a stampa e tv; misure per l'occupazione, il piano casa, riduzione dell'Irap e del costo dell'energia per le imprese sono le altre misure annunciate dal presidente del consiglio e dai ministri competenti nel corso della lunga conferenza stampa a Palazzo Chigi. Servizio di Stefano Buccafusca
Vuole procedere a tappe forzate il premier. E indica una nuova scadenza: "i prossimi cento giorni decisivi per cambiare l'Italia" dice. Così entro la fine di giugno dovranno concretizzarsi, se non tutte, almeno molte delle misure elencate davanti a stampa e tv. Un impegno che passa attraverso le forche caudine dei provvedimenti legislativi necessari per rendere operative le misure varate dal consiglio dei Ministri per far ripartire l'economia e il lavoro.
Quest'ultimo è uno dei temi più caldi. Soprattutto per ridurre il numero dei senza lavoro fra i giovani. Renzi annuncia che sarà ampliata la platea di chi potrà godere del fondo di garanzia : Riguarderà infatti i giovani fra i 18 e i 29 anni.
Cambierà il contratto a tempo determinato (limite massimo a tre anni), sarà semplificato l'apprendistato. Scomparirà la Cig in deroga e sarà più costoso per le imprese utilizzare quella ordinaria e straordinaria. In arrivo il sussidio universale per tutti i disoccupati.
Alle piccole e medie imprese sarà destinato un fondo di garanzia pari a 500 milioni. Più corpose le cifre destinate all'edilizia scolastica, un tasto su cui Renzi insiste molto. 3,5 miliardi saranno investiti per rendere più le scuole più sicure.
Vale 1,7 miliardi il piano casa che prevede fra l'altro - fino al 2017 - la riduzione dell'aliquota della cedolare secca sugli affitti a canone concordato che passa dal 15 al 10 per cento . Aumentano poi i fondi per l'edilizia popolare e per le categorie meno abbienti che non riescono più a pagare l'affitto.
Buone notizie per le imprese : dal primo maggio il costo dell'energia sarà ridotto del 10%; almeno un miliardo e mezzo sarà poi destinato alle zone colpite o minacciate dal dissesto idrogeologico.
Sul fronte della spending review, Renzi gioca a fare l'imbonitore e annuncia che saranno vendute all'asta 1500 auto blu, le prime 100 saranno vendute on line dal 26 marzo al 16 aprile. Poi annuncia la fine del Cnel, il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro troverà la sua abolizione nella riforma costituzionale che secondo i piani del governo dorvrà trovare una conclusione entro la fine del 2015. Entro quella data sarà modificato il ruolo del Senato e saranno cancellate le province.
E su questo punto il premier passa dagli annunci ad una promessa: "se non passa la fine del bicameralismo perfetto non finisce solo il governo, ma considero chiusa la mia esperienza politica".