In queste ore al ministero dello Sviluppo economico si sta discutendo una vertenza che ha trovato poco spazio in questi giorni in cui gli occhi di tutti sono concentrati sulla politica. Si parla di Almaviva, il più grande call center italiano. E' in crisi e, denunciano i sindacati, 2500 ragazzi rischiano di perdere il posto di lavoro. In collegamento i lavoratori di Almaviva che rischiano di perdere il posto. I lavoratori hanno già sottoscritto un contratto depotenziato (azzeramento inquadramento professionale e blocco degli scatti di anzianità), accontentandosi di stipendi tra i 600 e 1.000 euro al mese. Ma non basta: periodicamente le commesse vengono esternalizzate e finiscono all'estero, soprattutto in Romania e Croazia.