Si chiude così dopo 6 anni la vicenda giudiziaria in sede penale che ha visto come protagonista il tabaccaio di correzzola in provincia di padova che nell'aprile del 2012 uccise un malvivente entrato nel suo negozio di notte dopo aver sfondato la porta assieme ad altri 3 complici. In primo grado l'uomo era stato condannato nel 2016 a due anni e 8 mesi di reclusione e a 320 mila euro di risarcimento ai familiari della vittima per eccesso di legittima difesa. La corte d'appello a marzo del 2017 ribaltò la sentenza assolvendo Birolo perché "l'errore di valutazione e quello di esecuzione" sono stati ritenuti "scusabili" ossia Birolo avrebbe temuto un'aggressione imminente e solo per questo premette il grilletto della pistola regolarmente detenuta .Ieri la cassazione ha ritenuto inammissibile e infondato il ricorso presentato dalla sorella della vittima della rapina alla quale dunque non le spetterà alcun risarcimento