Si occupavano di sbrigare le pratiche per le persone appena defunte negli ospedali senza averne alcun diritto, indicavano le agenzie funebri alle quali le famiglie dovevano rivolgersi e arrivavano a chiudere le bare prima del tempo previsto dalla legge. I carabinieri di Cagliari hanno eseguito 20 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di altrettante persone coinvolte nel business dei servizi cimiteriali. Pesanti le accuse per i venti necrofori dipendenti di cinque ospedali cagliaritani finiti agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione "Caronte": induzione indebita continuata in concorso, peculato, truffa aggravata, falso in atto pubblico. Sono 168 complessivamente le persone indagate, fra le quali anche i responsabili di 11 agenzie funebri.