Un viaggio attraverso la provincia padovana e attraverso le diverse forme di accoglienza o "non accoglienza" dei richiedenti asilo. Dai grandi centri , gli hub come quello di Bagnoli, al centro anche delle cronache giudiziarie per una gestione poco trasparente in particolare rispetto alla cooperativa padovana Edeco, alla microaccoglienza, l'accoglienza diffusa che propone a livello nazionale anche Confcooperative e Anci, pochi profughi in alloggi inseriti nel contesto abitativo seguiti da numerosi educatori; a chi dice no ad altri centri e soprattutto ad un possibile cie nel proprio territorio con un presidio permanente da mesi giorno e notte. Da qui anche una domanda. C'è chi controlla la gestione dei richiedenti asilo, dai grandi hub alle microaccoglienze? Sulla carta e nella realtà la prefettura anche se nella pratica non si ricorda alcuna sanzione ai danni delle cooperative, nemmeno per grandi numeri con pochi operatori come a Cona ora al centro del dibattito. L'inghippo sta infatti nella parola emergenza. (M. Faggiani)