La storia di tre ragazzi che, dopo aver combattuto contro Isis al fianco dei Curdi in Siria, sono messi sotto processo al rientro in Italia perché considerati "soggetti pericolosi". Il servizio di Luca Schilirò.
Tre ragazzi italiani che hanno combattuto in Siria contro l'Isis, al fianco delle milizie curde, sono ora sotto processo perché considerati soggetti pericolosi. La procura di Torino ha chiesto per loro la "sorveglianza speciale": allontanamento dalla loro città per due anni, sequestro di patente e passaporto, divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche. "È assurdo, noi abbiamo combattuto contro lo Stato Islamico per proteggere la società siriana ma anche quella italiana". Eddi Marcucci, 28 anni (Maria Edgarda Marcucci), ci racconta cosa vuol dire far parte delle milizie femminili dello YPJ.