“L'Italia non pensa di ripristinare i controlli ai confini con la Slovenia, seguendo l'esempio di Svezia e Danimarca, che hanno reintrodotto la frontiera tra i due Paesi, dopo l'aumento dei flussi migratori e l'insuccesso dei ricollocamenti”. Parola del ministro Angelino Alfano, che assicura il Governo non sospenderà Shengen. Ma com’è la situazione al confine? Siamo andati a vedere...
Fernetti, provincia di Trieste, confine e punto doganale tra Italia e Slovenia, cancello d'entrata a nordest per i migranti. Negli ultimi mesi si sono contati almeno 300 arrivi a settimana attraverso la rotta balcanica. Intensificati dunque i controlli alle frontiere di Trieste, Gorizia e Tarvisio per contrastare l’ingresso di contrabbandieri, di potenziali terroristi o di combattenti stranieri, i cosiddetti foreign fighters. 7 le pattuglie impegnate 24 ore su 24 sui tre fronti di confine, 90 i militari. Fermano soprattutto furgoni con vetri oscurati che nella maggior parte dei casi ospitano dai 7 ai 9 passeggeri. Controllano i relativi documenti attraverso il server del ministero degli interni, ma anche il bagagliaio e le merci trasportate. Qualcuno viene accompagnato nelle caserme più vicine per ulteriori controlli. Nel solo 2015 sono state 5 milioni le persone controllate dagli agenti e oltre 4600 le persone denunciate, secondo quanto ci fa sapere la questura di Udine. Controlli rafforzati che paradossalmente piacciono anche ai responsabili di questo albergo-ristorante rilevato da un gruppo di romeni proprio di fronte al confine. Loro ne hanno fatto un business.. Servizio di Micaela Faggiani