Lo chiamano il ghetto dei bulgari. Come tutti i ghetti, non sta nascosto da qualche parte, ma è ben visibile, ad appena venti chilometri dal centro di Foggia, a un solo chilometro dal Cara, un inferno che ci costa 11 milioni di euro l’anno.
Siamo entrati al ghetto, qui è evidente la totale assenza dell’Europa, infatti, chi vive qui è di nazionalità bulgara e romena, quindi cittadini comunitari ma per effetto di una circolare non possono avere assistenza sanitaria. Abbiamo incontrato anche una persona affetta da tubercolosi che vive in una baracca. I bambini giocano fra topi, rifiuti e il rischio di infezione e trasmissione di malattie è altissimo. Il tutto a meno di un chilometro dal Cara di Foggia.