Come può la morte di un figlio trasformarsi in un sentimento di vita? E’ l’esperienza di un padre, Gianpietro Ghidini manager di successo, che perde un figlio e ribalta tutta la sua vita. Lui, 56 anni, nel novembre 2013 sente squillare il telefono nel cuore della notte: “Corri al fiume, è successo qualcosa a Emanuele”. Emanuele, 16 anni, dopo aver provato una pasticca di droga a una festa, si getta nel fiume Chiese vicino a casa, a Gavardo, accanto a Salò. È in preda alle allucinazioni, il cervello gli va in corto circuito e in pochi secondi sparisce nelle acque gelide, proprio nel punto in cui da bambino libera il suo pesciolino rosso per non farlo morire nello stagno di casa…Dopo la morte di Emanuele, ridisegna tutta la sua vita, apre una fondazione, Il pesciolino rosso e comincia la missione nelle scuole perché nessun altro ragazzo cada nella trappola che ha spezzato la vita di suo figlio....