Abbiamo immaginato, giocando, come si trasformerebbe Torino con l’attuazione dell’autonomia differenziata: ministeri e dipendenti trasferiti da Roma alla prima capitale d’Italia. Geografia urbana stravolta con i principali edifici della città, (Mole Antonelliana, Teatro Regio ecc. ecc.) adibiti a sedi dei nuovi ministeri e delle principali istituzioni del Paese. Ma come accoglierà la città questi cambiamenti? Lo abbiamo chiesto direttamente ai Torinesi, prefigurando questo scenario. (M. Costa)