Raccontiamo la corsa del presidente coreano e di quello americano verso il conflitto. Il primo, Kim, intensificando i test missilistici, minacciando i paesi dell’area, nonché alleati degli Stati Uniti (Giappone, soprattutto). E la risposta di Trump, apparentemente muscolare, verbalmente durissima, fattualmente imprigionata dal dover scendere a patti con la Cina, il competitor globale e il dominus dell’area- Qual è il problema? Che la mediazione cinese, per ora, non sta portando risultati. Se dovesse fallire, sarà guerra?