Il Brunello coltivato con la musica di Mozart

L‛Unione Europea ha avviato un processo di revisione delle norme che disciplinano l‛etichettatura dei vini, ipotizzando di liberalizzare nell‛etichettatura di tutti i vini l‛uso di quei nomi di varietà che oggi sono riservati, come Sangiovese, Barbera, Aglianico, Lambrusco. E cosa accadrebbe dunque a un vino prestigioso come il Brunello di Montalcino, al 100% composto da sangiovese? Lo abbiamo chiesto a Giancarlo Cignozzi, titolare dell‛azienda "Il paradiso di Frassina", che non si limita a coltivare i suoi filari, messi a dimora esclusivamente con sangiovese, ma inonda le vigne con la musica di Mozart attraverso 80 diffusori, e i risultati non si sono fatti attendere: calo del parassiti e aumento dei polifenoli, un successo...(Marta Manzo)