Prende l'epatite per una trasfusione infetta

“La mia vita è cambiata..la mia vita non è più quella di prima è distrutta, adesso io non so chi incolpare ma io so che è un calvario. Signor ministro mi aiuti ad andare avanti fisicamente, per le cure per tutto quello che mi succederà nel tempo, per la mia vita breve che avrò perché non ho un’aspettativa lunga di vita”. Sono le parole di Luigino Baseggio, che nel 2004 entra in ospedale con un problema alle piastrine ed esce da lì con un’epatite cronica contro cui combatte da allora. La colpa? Una trasfusione infetta scoperta dal suo medico di base soltanto dopo cinque anni e quattro ricoveri. “Nel terzo ricovero ho iniziato a sentire un malessere nella parte destra, la parte del fegato, io all’entrata ero sano, non avevo nessun fastidio…”, racconta.